Issiamo bandiera nera per salvare il karate autentico.
Questo è il podcast dei Karate Liberi. Dei karateka ribelli, che sono stanchi dell'attuale status quo del karate italiano e vogliono tornare a praticare karate con il cuore e con semplicità. Per la gioia di praticare e il piacere di stare assieme ad altri fratelli di pratica e crescere con loro.
Questa è la voce di un movimento.
Perché quando non puoi cambiare le cose seguendo le regole, l'unica alternativa che ti riamane è la pirateria
Issiamo bandiera nera per salvare il karate autentico.
Questo è il podcast dei Karate Liberi. Dei karateka ribelli, che sono stanchi dell'attuale status quo del karate italiano e vogliono tornare a praticare karate con il cuore e con semplicità. Per la gioia di praticare e il piacere di stare assieme ad altri fratelli di pratica e crescere con loro.
Questa è la voce di un movimento.
Perché quando non puoi cambiare le cose seguendo le regole, l'unica alternativa che ti riamane è la pirateria

Due settimana fa ho parlato in modo critico del karate a contatto pieno ricevendo un mare commenti, molti dei quali mi hanno fatto capire che non ero stato abbastanza chiaro. Quindi oggi ripartiamo da zero: perché la mia critica non era alla disciplina o agli stili che lo praticano, ma alla narrazione che si tende a fare ultimamente di questa e di altre discipline a contatto pieno.
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