è fuor di dubbio che ognuno lavori per sé quando ricerca la propria felicità, ma potremmo dire che non potrebbe raggiungerla senza specchiarsi negli occhi di un altro?! sì! Non per uno standard, o per impossibilità di farcela da solo, ma perché la fiducia è un gioco che si gioca di squadra, l'avventura è fatta di scoperta di qualcosa di altro da noi, la consapevolezza è fatta di echi di grida di altre voci dentro una stanza buia. Perché, in sostanza, la felicità è uno sport di contatto. E nessuno fa goal senza un buon passaggio!
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