
Burnout, sindrome dell’impostore, workaholism, produttività tossica, oggi il nostro modo di raccontare il lavoro sembra uscito da un ambulatorio.
Ma perché usiamo parole cliniche per descrivere la nostra vita professionale?
In questo episodio ti porto dentro un cambio di paradigma: non è solo un’evoluzione del vocabolario, è un tentativo collettivo di dare voce a un malessere profondo.
Perché nominare il dolore, anche se non risolve, almeno lo rende visibile.
Parliamo di:
Un episodio per chi si sente più paziente che professionista, e vuole ricominciare a costruire un modo di lavorare che non faccia ammalare.
🎧 Buon ascolto
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Io sono Elisa, biologa, Agile Project Manager e consulente per la produttività, ho creato questo podcast per chi guida un’attività, un team o un’azienda e sente che ci dev’essere un modo migliore per lavorare: più semplice, più sostenibile e più allineato.
Negli ultimi anni ho accompagnato founder, CEO e team leader a riorganizzare il proprio business, semplificare i processi e costruire sistemi operativi che reggano davvero sul lungo periodo.
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