Strana nazione che ha sempre avuto bisogno, nei sogni dei suoi visionari, di qualcuno che ne fosse salute e non l'ha mai trovato.
Si è data Patroni celesti; non bastano.
Parecchi veltri, spirituali, l'Italia ha preferito farli sparire al canile municipale.
Ne comparissero altri, sarebbe così ancora.Non veltro, io, ma solo cane randagio, che abbaia.
Eppure, salute interiore, vorrei essere almeno di quell'umile Italia che qua e là sorride ancora, e che ideale, quasi introvabile, abitatrice di qualche volto vivo, di qualche pietra non spenta.
Luoghi narranti narrati o citati: Montepulciano -
Vicolo Remoto -
Vicolo della Concordia -
Vicolo dell’Amore -
Via Ricci 23 -
Pisa -
Lucca -
San Frediano di Lucca -
Via Fillungo 108Se VUOI puoi cliccare sul link che trovi qui sotto per ASCOLTARE tutti i podcast di «Un Viaggio in Italia» https://penisolabella.blogspot.com/2024/06/un-viaggio-in-italia-del-1981-1983-di.html A volte a piedi, a volte in treno, a volte in corriera, sempre con gli scrittori amati nella valigia: così Guido Ceronetti viaggiò in Italia in un periodo di circa due anni, fra il 1981 e il 1983, ispirato dall’editore Giulio Einaudi che aveva intuito sposarsi molto bene la sua indignazione satirica con il resoconto di viaggio.Ceronetti attraversa grandi città e piccole località di provincia, visita piazze, monumenti, musei, ma anche carceri, cimiteri, distretti di polizia, manicomi.Annota i manifesti affissi sui muri, le insegne dei negozi, e denuncia le volgarità che lo feriscono.Ma il libro non è solo un reportage splendidamente fazioso.E’ anche un taccuino affollato di pensieri, di citazioni, di idiosincrasie.
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