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Parole di Musica
Ilaria Castellazzi (Parole di Musica)
22 episodes
1 week ago
Ciao! Io sono Ilaria, e questo è il Podcast di Parole di Musica.
Che cos’è Parole di Musica? Difficile definirlo!
Parole di Musica è la voce che ti accompagna a scoprire quanto rock fosse Mozart, quanto cinema ci sia in Puccini, e quanti pezzi d’Opera si nascondono nelle canzoni pop; è il racconto dei grandi compositori del passato, direttori d’orchestra, musicisti, ma anche delle band e degli artisti che hanno fato la storia del rock.
Parole di Musica è la “dritta” prima di andare a Teatro, quando ti avvicini all’Opera per la prima volta e temi di non capirci niente, di non riuscire a seguire le parole e i cantanti, e invece scopri che l’Opera è fatta per ridere, piangere, divertirsi, emozionarsi, e anche, perché no?, fare baccano!
Parole di Musica è il racconto della più complicata, appassionata, lunga, difficile e bellissima delle mie relazioni: quella che dura, fin da quando ho memoria, con la Musica!
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Music Commentary
Music,
Music History
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Ciao! Io sono Ilaria, e questo è il Podcast di Parole di Musica.
Che cos’è Parole di Musica? Difficile definirlo!
Parole di Musica è la voce che ti accompagna a scoprire quanto rock fosse Mozart, quanto cinema ci sia in Puccini, e quanti pezzi d’Opera si nascondono nelle canzoni pop; è il racconto dei grandi compositori del passato, direttori d’orchestra, musicisti, ma anche delle band e degli artisti che hanno fato la storia del rock.
Parole di Musica è la “dritta” prima di andare a Teatro, quando ti avvicini all’Opera per la prima volta e temi di non capirci niente, di non riuscire a seguire le parole e i cantanti, e invece scopri che l’Opera è fatta per ridere, piangere, divertirsi, emozionarsi, e anche, perché no?, fare baccano!
Parole di Musica è il racconto della più complicata, appassionata, lunga, difficile e bellissima delle mie relazioni: quella che dura, fin da quando ho memoria, con la Musica!
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Episodes (20/22)
Parole di Musica
9 novembre 1989: la Musica abbatte il Muro
Una canzone iconica che parla di cambiamento, un violoncellista esule dalla propria patria che su una sedia presa in prestito suona il proprio Stradivari di fronte alle macerie di un Muro che, per anni, ha segnato la Storia con le catene della segregazione, dell’oppressione, della paura. Il mondo è cambiato, il Wind of change ha attraversato l’Europa come un soffio di libertà. La Musica parla un linguaggio universale di libertà e fratellanza; la musica, dagli Scorpions a Bach, può abbattere i muri.
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1 week ago
4 minutes

Parole di Musica
Bohème, di sogni e di chimere
Una soffitta gelida, un lume che si spegne. Due mani che si cercano nel buio. E una ragazza che, nel silenzio, si allontana portando via la giovinezza. Non solo la sua… la nostra.
La Bohème non è (soltanto) un’opera sull’amore: è un addio lento e struggente alla spensieratezza, ai sogni che sembravano eterni, alla poesia vissuta come fosse vita vera.
I suoi protagonisti non sono eroi: sono ragazzi. Parlano di fame, affitto da pagare, di arte e di passione, si innamorano con tutto il cuore e poi rimandano le decisioni difficili, come si fa quando si è giovani.
Promettono di lasciarsi — ma alla primavera. Perché in fondo è triste restare soli, quando fuori nevica.
Puccini racconta tutto questo con dettagli musicali che sono pennellate d’anima: le quinte vuote dell’arpa che disegnano fiocchi di neve, il valzer di Musetta che non è solo seduzione, il tema della giovinezza che compare, fugge, ritorna per un attimo… e poi svanisce.
E quando quel lume si spegne, restano solo il silenzio, la memoria, e quella frase che abbiamo sentito — e forse detto — almeno una volta: “Sei il mio amore e tutta la mia vita.” E io qui piango, sempre.
L’ultimo episodio della prima Stagione del mio podcast è qui: e parla anche un po’ di noi.
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4 months ago
11 minutes

Parole di Musica
Mozart può essere Gothic Metal?
Che cos’hanno in comune un compositore morente, il Giudizio Universale e una rockstar con l’anima gotica? Una pagina. Solo otto battute scritte da Mozart. Otto battute in cui si ascolta un pianto. Ma non metaforico: reale. I violini salgono e poi ricadono in due note spezzate, come un respiro interrotto. Il coro entra e non lascia scampo. È l’umanità che implora misericordia.
È il Lacrimosa.
Due secoli dopo, Amy Lee degli Evanescence prende quella pagina e la trasforma in un brano gothic metal. C’è tutto: l’orchestra, il coro, la struttura originale. Ma anche una batteria che pulsa come un cuore, una voce che canta “Non posso cambiare quello che sono”, e un climax che unisce Mozart e l’estetica gothic metal degli anni Duemila.
Ma non finisce qui.
La band tedesca Lacrimosa costruisce un intero universo sonoro sull’estetica del Requiem. I Fleshgod Apocalypse lo riscrivono per orchestra e metal sinfonico. I Therion ne fanno le cover durante i loro concerti. E tutto comincia da quel pianto…Quel pianto che continua a risuonare — oggi, tra le corde di una chitarra elettrica.
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4 months ago
8 minutes

Parole di Musica
Il Corsaro, ovvero il Verdi che non ti aspetti
Un pirata da film, una schiava che lotta per la libertà, duelli, battaglie, pirati sanguinari, un’isola misteriosa; e nel mezzo Verdi, che sperimenta, tra burrasche, amore e prigioni. Il Corsaro è l’opera di Verdi che nessuno si aspetta. Sconosciuta ai più, ma folgorante per chi si ferma ad ascoltare: un concentrato di passioni estreme, tra melodie scolpite e tempeste orchestrali. Corrado è un eroe romantico in piena crisi, diviso tra l’ideale e l’azione, tra la fedeltà e un’ombra di desiderio. Gulnara, prigioniera nell’harem del suo nemico, lo salva uccidendo per lui. Medora, invece, muore per amore, nel momento stesso in cui dovrebbe rinascere alla speranza. Ma non c’è lieto fine: c’è solo un destino che travolge tutti, come la tempesta che infuria sul mare e nell’orchestra. Verdi qui sperimenta, scava, anticipa: nelle pieghe di un libretto fragile c’è già l’impeto di Otello, l’introspezione di Aida, i lampi cupi di Macbeth. Una perla nascosta, un piccolo forziere musicale che merita di essere riaperto.
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4 months ago
7 minutes

Parole di Musica
Una storia di mare, potere e perdono: Simon Boccanegra di Verdi
Un corsaro diventato Doge, un veliero che solca i mari tempestosi del passato, una figlia perduta e ritrovata dopo venticinque anni… Una storia che potrebbe benissimo essere la trama di un film, dove un uomo abituato a comandare le onde deve fronteggiare i tumulti di un governo difficile, i silenzi di un amore perduto, l’odio di chi trama nell’ombra professandosi amico. Verdi ci racconta una storia di mare, potere e perdono, con una musica cupa, solenne, profondamente politica. Un’opera premoderna, più ombra che luce, più Storia che favola: Simon Boccanegra.
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5 months ago
10 minutes

Parole di Musica
La difficoltà di essere Bizet
Bizet visse tutta la propria esistenza credendo di essere un fallito. La sua difficoltà di relazionarsi con il pubblico, di portare a compimento un progetto, di riconoscere le proprie qualità artistiche…in una parola, di vivere, lo segnò fino a portarlo alla morte. Non avrebbe mai saputo che il suo capolavoro, Carmen, fischiata dal pubblico e stroncata dai contemporanei perché distruggeva la morale borghese della donna-angelo del focolare, avrebbe avuto poi un successo pieno, assoluto, duraturo. Oggi Carmen è il simbolo di una donna che sceglie consapevolmente il suo destino, che non si piega alle costrizioni dettate dagli uomini, che ama liberamente e liberamente muore. Un’opera modernissima, nel significato e nella musica, tagliente, ardita, piena del fuoco e dell’ardore di una Spagna non “da cartolina”, ma viva, vera, scintillante di colore. Bizet, dimenticato in vita, oggi rivive in Carmen, e ci parlerà per sempre.
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5 months ago
9 minutes

Parole di Musica
L'insostenibile leggerezza dell'essere Mozart
Un compositore spesso etichettato come un’allegra macchietta, un bambino prodigio esibito come fenomeno da baraccone; Wolfgang Amadeus Mozart è invece in grado di sorprenderci, a partire dal nome stesso, che non esiste in alcun documento ufficiale perché di sua invenzione! Sensibile, profondamente umano, inquieto e geniale, Mozart parla ancora oggi alla nostra anima, con la sua musica potente, luminosa, intima e spettacolare insieme, che precorre i tempi e le epoche. (Ri)scopriamolo insieme!
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5 months ago
13 minutes

Parole di Musica
Hamlet: essere o non essere se stessi?
Il fardello delle responsabilità, le aspettative genitoriali, l’ansia di dover essere qualcuno che non ci assomiglia: l’Hamlet di Ambroise Thomas andato in scena al Teatro Regio di Torino è un viaggio nella mente di un ragazzo cresciuto troppo in fretta, che cerca se stesso, schiacciato da un peso insostenibile e perciò incapace di agire. In un labirinto distopico e decadente, sospeso fra Gotico e Pop, il regista Jacopo Spirei rilegge Shakespeare nelle pagine francesi di un grand-opéra che sfuma i propri contorni in uno scavo psicologico moderno e vivo, in un dramma attualissimo, lirico, profondamente umano.
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5 months ago
12 minutes

Parole di Musica
Syd Barrett: Shine on, you crazy diamond
Un po’ Icaro, che si è bruciato le ali per essere arrivato troppo vicino al Sole, un po’ Piper at the gates of Dawn, pittore di suoni e di colori, visionario, inquieto, affamato di vita: il pazzo diamante, con gli occhi come buchi neri nel cielo, profeta e cantore di storie. Lui che inventò il nome Pink Floyd ed accese una scintilla eterna. Lui, Syd Barrett!
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6 months ago
9 minutes

Parole di Musica
Un labirinto medievale in musica: Il nome della rosa di Francesco Filidei
Un’opera inedita, visionaria, multiforme, ricca di simboli, testi e sottotesti: Francesco Filidei rilegge il romanzo capolavoro di Umberto Eco “Il nome della rosa” e lo trasforma in un labirinto sonoro e musicale in cui realtà, sogno, allucinazione si intrecciano, sullo sfondo di una misteriosa catena di delitti che apre una detective story medievale. Guglielmo da Baskerville, novello Sherlock Holmes, e il suo allievo Adso da Melk ci guidano nella risoluzione dell’enigma, che nasconde al suo interno un mitico libro proibito per cui si è disposti a tutto, perfino ad uccidere…
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6 months ago
15 minutes

Parole di Musica
Reimmaginare l'inimmaginabile: Roger Waters e Richard Wagner
Che cosa mai potrebbero avere in comune Roger Waters, genio creativo dei Pink Floyd, e Richard Wagner, il compositore tedesco che rivoluzionò profondamente il dramma musicale? Molto più di quanto immagini!! Scopriamolo insieme, e vedremo che in Comfortably numb reloaded, il celeberrimo brano di The Wall (1979) ripreso da Waters nel 2022, c’è qualcosa di Tristano, e nell’alienazione e nella solitudine suggerite dal brano ritroviamo l’abbandono, il silenzio, l’assenza che si fa sospensione descritti da Wagner. Perfino la voce di Isotta, che si trasfigura in quella di Shanay Johnson in un’outro di struggente bellezza…
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6 months ago
9 minutes

Parole di Musica
Pietro Mascagni, ovvero l'opera italiana in punta di coltello
Un titolo che è stato per il suo autore successo sfolgorante e, insieme, pesante etichetta dalla quale non è mai riuscito ad affrancarsi; un’opera le cui melodie immortali hanno messo in ombra tutto il resto, trama, personaggi, stilemi, diventando simbolo di un mondo che evocano con scintillante bellezza; un compositore per certi versi scomodo, difficile, spesso misconosciuto. L’opera è Cavalleria rusticana, e il suo autore è Pietro Mascagni, livornese, figlio di un fioraio, che seppe raggiungere in un lampo le vette del trionfo per rimanere, poi, vittima della sua stessa popolarità, tanto che oggi si ricorda più l’unica sua opera di successo che la sua stessa figura di compositore…
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6 months ago
10 minutes

Parole di Musica
Quando la Musica si fa Scena: Stabat Mater di G.B. Pergolesi
Può una musica evocare, senza alcun “aiuto” visivo, immagini tanto vivide, piene di luci ed ombre, come un quadro di Caravaggio? Lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi mette in scena, quasi cinematograficamente, una donna che fronteggia un dolore che non è soltanto il suo, ma quello dell’umanità intera. La Madre che, impietrita, ai piedi della Croce assiste impotente al trapasso del Figlio diventa così simbolo e figura di ogni sofferenza, raccontata in modo commovente, fisico, spiccatamente teatrale da un ragazzo di ventisei anni che scrisse questa musica immortale mentre rendeva gli ultimi respiri.
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7 months ago
15 minutes

Parole di Musica
Leonard Bernstein: comunicare l'incomunicabile
Istrionico, eclettico, trascinante, inconfondibile: Leonard Bernstein, “Lenny”, è stato non soltanto un immenso direttore d’orchestra, ma un innovatore, un precursore della divulgazione musicale, in grado come nessun altro di abbattere finalmente le barriere invisibili ma inesorabili fra i generi e gli stili musicali. Perché “non esiste musica leggera o seria, ma soltanto musica buona o cattiva”!
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7 months ago
11 minutes

Parole di Musica
La Dama di picche: quando l'amore è un gioco d'azzardo
La Dama di Picche è un’opera che intreccia passione disperata e dipendenza: il gioco d’azzardo è un demone che si impossessa del protagonista, German, togliendogli tutto, compreso l’amore per la sua Liza. Un amore che è quasi patologico, disturbante, proprio perché contaminato dal germe del gioco d’azzardo… In un turbine di ossessione, disperazione e terrore si consuma una vicenda che potrebbe benissimo essere la trama di un thriller, con le “Tre carte” che promettono favolose vincite ma poi, beffarde, tradiscono chi si affida troppo a loro…
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7 months ago
11 minutes

Parole di Musica
Il conflitto e la contemplazione: Ludwig van Beethoven
Un gigante della Musica, che ha ridisegnato i generi e le forme, che ha scritto pagine di infinita bellezza e conosciuto il dolore, il rimpianto, la perdita di ciò che un musicista ha di più prezioso: l’udito. Un uomo sicuramente “difficile”, che ha trasfigurato nelle sue opere la sofferenza e l’amore per i propri simili, la gioia dirompente e la fratellanza, la tenerezza e la passione più impetuosa. Ludwig van Beethoven: who else?
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7 months ago
9 minutes

Parole di Musica
Synesthesia: da Skrjabin ai Pink Floyd
Vedere i suoni, sentire i colori: sapevi che il compositore russo Aleksander Skrjabin inserì, in una delle sue composizioni, una linea appositamente scritta per la “Luce”? E che ogni suono corrispondeva ad un colore e ad uno stato d’animo? Proprio come nelle opere di Vassilij Kandinskij, che spesso “dipingeva i suoni”. Sinestesia, dunque: mescolare e fondere i sensi, per creare uno spettacolo unico e totalizzante, in cui musica, parola, luci e colori diventassero un tutt’uno…proprio come sarebbe accaduto, qualche anno più tardi, durante i concerti - anzi, gli show! - di uno dei gruppi che avrebbe scritto la storia del Rock... Scopriamo insieme che cosa avevano in comune Skrjabin e i Pink Floyd!
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7 months ago
11 minutes

Parole di Musica
Paganini: la fatica di essere una rockstar
Niccolò Paganini, nato in un buio ed umile “carruggio” di Genova il 27 ottobre del 1782, diventò ben presto non solo un vero virtuoso del violino, bensì una rockstar in grado di mandare in delirio le folle…Ti porto con me a conoscerlo: sapevi che è stato lui ad inventare il marketing musicale (si vendevano perfino biscotti con sopra il suo nome!) e che alimentava di proposito pettegolezzi e maldicenze sul suo conto per spingere la gente a parlare di lui? O che, oltre a padroneggiare il violino come nessuno prima, divenne un grandissimo virtuoso della chitarra? Tra dicerie, aneddoti e composizioni ai limiti dell’eseguibile scopriremo in questa puntata chi era veramente il “Violinista del Diavolo”!
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8 months ago
8 minutes

Parole di Musica
Aida: ragione e sentimento
L’Egitto solenne e scintillante dei Faraoni; un triangolo amoroso sospeso fra gelosia, trame di potere e intrighi di corte; un amore impossibile fra una schiava e il capitano delle guardie che ha sconfitto il popolo cui lei appartiene; un padre padrone che non ammette le ragioni del cuore, spietato, assetato di vendetta. No, non è la nuova serie Netflix: si tratta di Aida di Giuseppe Verdi!
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8 months ago
9 minutes

Parole di Musica
Gioacchino Rossini: l’amarezza di una risata!
Ti porto con me a scoprire un compositore troppo a lungo etichettato come buffo, comico, dedito ai piaceri della tavola, e che invece seppe raccontare come pochi altri l’animo umano e le sue mille sfumature: Gioacchino Rossini. Sapevi che divenne famoso dopo aver “tappato un buco” in un teatro veneziano? E che scrisse in appena 27 giorni una delle sue opere più famose? O che si ritirò dalle scene all’apice del successo? Questa non è una biografia, e nemmeno un’analisi, ma un viaggio in cui leggeremo tra le righe della vita di Rossini e delle sue opere più belle!
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8 months ago
11 minutes

Parole di Musica
Ciao! Io sono Ilaria, e questo è il Podcast di Parole di Musica.
Che cos’è Parole di Musica? Difficile definirlo!
Parole di Musica è la voce che ti accompagna a scoprire quanto rock fosse Mozart, quanto cinema ci sia in Puccini, e quanti pezzi d’Opera si nascondono nelle canzoni pop; è il racconto dei grandi compositori del passato, direttori d’orchestra, musicisti, ma anche delle band e degli artisti che hanno fato la storia del rock.
Parole di Musica è la “dritta” prima di andare a Teatro, quando ti avvicini all’Opera per la prima volta e temi di non capirci niente, di non riuscire a seguire le parole e i cantanti, e invece scopri che l’Opera è fatta per ridere, piangere, divertirsi, emozionarsi, e anche, perché no?, fare baccano!
Parole di Musica è il racconto della più complicata, appassionata, lunga, difficile e bellissima delle mie relazioni: quella che dura, fin da quando ho memoria, con la Musica!