Il 20 marzo 1979 viene ucciso Mino Pecorelli. 40 anni dopo, Raffaella Fanelli ritrova due verbali "dimenticati". I documenti contengono le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra. Il neofascista rivela il nome di chi custodiva l’arma del delitto e traccia il quadro del movente. Il caso è riaperto, la magistratura indaga ancora.
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Il 20 marzo 1979 viene ucciso Mino Pecorelli. 40 anni dopo, Raffaella Fanelli ritrova due verbali "dimenticati". I documenti contengono le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra. Il neofascista rivela il nome di chi custodiva l’arma del delitto e traccia il quadro del movente. Il caso è riaperto, la magistratura indaga ancora.
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Il 6 aprile 1993 Tommaso Buscetta parla per la prima volta dei rapporti tra politica e mafia e racconta di aver saputo dal boss Gaetano Badalamenti che l’omicidio Pecorelli sarebbe stato compiuto per fare un favore a Giulio Andreotti.
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OP - Omicidio Pecorelli
Il 20 marzo 1979 viene ucciso Mino Pecorelli. 40 anni dopo, Raffaella Fanelli ritrova due verbali "dimenticati". I documenti contengono le dichiarazioni di Vincenzo Vinciguerra. Il neofascista rivela il nome di chi custodiva l’arma del delitto e traccia il quadro del movente. Il caso è riaperto, la magistratura indaga ancora.
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