“Olivetti, l'occasione perduta” è il racconto dell'avventura pionieristica dell'Olivetti nel mondo dell'elettronica: un laboratorio di giovani talenti, i primi passi dell'informatica in Italia, l'invenzione dell'Elea 9300, la straordinaria realizzazione del primo personal computer – la mitica P101 – malgrado la immaturità tecnica dei primi anni '60. Nel podcast curato dal prof. Paolo Colombo, ne emerge un affresco intrigante dell'Olivetti di Adriano, fucina di sogni, di creatività e di cultura raffinata, ma anche di robusti successi commerciali a livello internazionale. Dalla trama narrativa riaffiorano cammei di figure che, in modi diversi, hanno fatto la nostra storia, da Valletta a Visentini, da Cuccia ad Agnelli, da Moro a Segni. Accanto a loro vengono alla luce anche personaggi meno noti a livello nazionale, che tuttavia sono espressione di una vicenda prodigiosa, capace di dare un grandissimo contributo al benessere dell'intero paese. Eppure, nel '64, l'Olivetti venne costretta ad abbandonare la divisione elettronica, lasciando che i frutti del genio italiano si seccassero sulla pianta. È l'emblema della miopia di una certa classe dirigente politica e industriale incapace di coraggio e di visione prospettica che, in quel caso come in altri, frenò lo sviluppo di potenziali ‘Silicon Valley' italiane.
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“Olivetti, l'occasione perduta” è il racconto dell'avventura pionieristica dell'Olivetti nel mondo dell'elettronica: un laboratorio di giovani talenti, i primi passi dell'informatica in Italia, l'invenzione dell'Elea 9300, la straordinaria realizzazione del primo personal computer – la mitica P101 – malgrado la immaturità tecnica dei primi anni '60. Nel podcast curato dal prof. Paolo Colombo, ne emerge un affresco intrigante dell'Olivetti di Adriano, fucina di sogni, di creatività e di cultura raffinata, ma anche di robusti successi commerciali a livello internazionale. Dalla trama narrativa riaffiorano cammei di figure che, in modi diversi, hanno fatto la nostra storia, da Valletta a Visentini, da Cuccia ad Agnelli, da Moro a Segni. Accanto a loro vengono alla luce anche personaggi meno noti a livello nazionale, che tuttavia sono espressione di una vicenda prodigiosa, capace di dare un grandissimo contributo al benessere dell'intero paese. Eppure, nel '64, l'Olivetti venne costretta ad abbandonare la divisione elettronica, lasciando che i frutti del genio italiano si seccassero sulla pianta. È l'emblema della miopia di una certa classe dirigente politica e industriale incapace di coraggio e di visione prospettica che, in quel caso come in altri, frenò lo sviluppo di potenziali ‘Silicon Valley' italiane.
“La civiltà è questa”: la straordinaria voce del primo PC
Olivetti, l’occasione perduta
25 minutes
2 weeks ago
“La civiltà è questa”: la straordinaria voce del primo PC
All’inizio degli anni ’60 la Divisione Elettronica Olivetti, nonostante le mille difficoltà generate dalla crisi dell’azienda legata in larga misura alla morte di Adriano Olivetti e dell’ingegnere Mario Tchou, riesce a mettere a punto la P101, il primo personal computer da tavolo della storia. Il più giovane membro di quella eccezionale equipe, Gastone Garziera oggi ottantatreenne, ha accettato oggi di essere intervistato da Paolo Colombo per dare la sua testimonianza su una vicenda che rappresenta forse la più grande occasione perduta della storia economica italiana: non possiamo perderne un’altra e non ascoltarla.
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Olivetti, l’occasione perduta
“Olivetti, l'occasione perduta” è il racconto dell'avventura pionieristica dell'Olivetti nel mondo dell'elettronica: un laboratorio di giovani talenti, i primi passi dell'informatica in Italia, l'invenzione dell'Elea 9300, la straordinaria realizzazione del primo personal computer – la mitica P101 – malgrado la immaturità tecnica dei primi anni '60. Nel podcast curato dal prof. Paolo Colombo, ne emerge un affresco intrigante dell'Olivetti di Adriano, fucina di sogni, di creatività e di cultura raffinata, ma anche di robusti successi commerciali a livello internazionale. Dalla trama narrativa riaffiorano cammei di figure che, in modi diversi, hanno fatto la nostra storia, da Valletta a Visentini, da Cuccia ad Agnelli, da Moro a Segni. Accanto a loro vengono alla luce anche personaggi meno noti a livello nazionale, che tuttavia sono espressione di una vicenda prodigiosa, capace di dare un grandissimo contributo al benessere dell'intero paese. Eppure, nel '64, l'Olivetti venne costretta ad abbandonare la divisione elettronica, lasciando che i frutti del genio italiano si seccassero sulla pianta. È l'emblema della miopia di una certa classe dirigente politica e industriale incapace di coraggio e di visione prospettica che, in quel caso come in altri, frenò lo sviluppo di potenziali ‘Silicon Valley' italiane.