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OASI!
Festivaletteratura
4 episodes
7 months ago
"OASI! Città, nature e altri miraggi" è un podcast a cura di Annalisa Metta per Festivaletteratura. Nell’immaginario comune, le oasi sono scrigni di natura lussureggiante, che tipicamente si incontrano nei deserti come agognato approdo di salvezza. Eppure, le oasi non sono prodigi che spuntano presso sorgenti miracolose, ma costruzioni di generazioni di popoli che si sono tramandati l’arte ostinata di produrre acqua dal deserto, per coltivarlo e abitarlo. Non sono ‘naturali’, non vi è nulla di ‘spontaneo’: sono estremi artifici e richiedono lavoro e fatica, competenza e pazienza, lungimiranza e fiducia e affetto. Quando manchi la cura, sono rapidamente inghiottite dalla sabbia, per poi sparire. Le oasi sono la costruzione e la coltivazione di un desiderio, un’audace scommessa di futuro.
Per questo loro oscillare tra realtà e allucinazione, natura e tecnica, fragilità e perfezione, prodigio e progetto, le oasi dicono della nostra relazione controversa con l’ambiente: la nostra voglia e al contempo la nostra fatica a stare bene con il pianeta che abitiamo, in particolare con la città.
OASI! è un viaggio corale, guidato da Annalisa Metta, docente di Architettura del paesaggio presso l'Università degli Studi Roma Tre, che esplora queste traiettorie ondivaghe e perlustra le contraddizioni e le ambiguità delle relazioni tra città e natura, chiamando voci-guida provenienti dai campi dell’antropologia, arte, architettura, filosofia, paesaggio, storia, urbanistica. Proprio perché si parla di oscillazioni, negoziati e controversie, ogni puntata prende avvio da una coppia di parole in reciproca tensione.
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"OASI! Città, nature e altri miraggi" è un podcast a cura di Annalisa Metta per Festivaletteratura. Nell’immaginario comune, le oasi sono scrigni di natura lussureggiante, che tipicamente si incontrano nei deserti come agognato approdo di salvezza. Eppure, le oasi non sono prodigi che spuntano presso sorgenti miracolose, ma costruzioni di generazioni di popoli che si sono tramandati l’arte ostinata di produrre acqua dal deserto, per coltivarlo e abitarlo. Non sono ‘naturali’, non vi è nulla di ‘spontaneo’: sono estremi artifici e richiedono lavoro e fatica, competenza e pazienza, lungimiranza e fiducia e affetto. Quando manchi la cura, sono rapidamente inghiottite dalla sabbia, per poi sparire. Le oasi sono la costruzione e la coltivazione di un desiderio, un’audace scommessa di futuro.
Per questo loro oscillare tra realtà e allucinazione, natura e tecnica, fragilità e perfezione, prodigio e progetto, le oasi dicono della nostra relazione controversa con l’ambiente: la nostra voglia e al contempo la nostra fatica a stare bene con il pianeta che abitiamo, in particolare con la città.
OASI! è un viaggio corale, guidato da Annalisa Metta, docente di Architettura del paesaggio presso l'Università degli Studi Roma Tre, che esplora queste traiettorie ondivaghe e perlustra le contraddizioni e le ambiguità delle relazioni tra città e natura, chiamando voci-guida provenienti dai campi dell’antropologia, arte, architettura, filosofia, paesaggio, storia, urbanistica. Proprio perché si parla di oscillazioni, negoziati e controversie, ogni puntata prende avvio da una coppia di parole in reciproca tensione.
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3. Spavento / Speranza. La natura a (in)debita distanza
OASI!
44 minutes
2 years ago
3. Spavento / Speranza. La natura a (in)debita distanza
La natura fa paura per i suoi eccessi di temperamento, dalle inondazioni ai terremoti, dalle invasioni di cavallette alle malattie. Al contempo, il ritorno alla natura pare l’unica salvezza per un ‘pianeta in fiamme’ che è sempre più urbano. La natura è perciò pericolo ma insieme desiderio, minaccia e soluzione. La temiamo e però la invochiamo, ci spaventa e ci salva. Con noi, in questo oscillare, lo storico dell’ambiente Marco Armiero e l’urbanista Cristina Bianchetti.
OASI!
"OASI! Città, nature e altri miraggi" è un podcast a cura di Annalisa Metta per Festivaletteratura. Nell’immaginario comune, le oasi sono scrigni di natura lussureggiante, che tipicamente si incontrano nei deserti come agognato approdo di salvezza. Eppure, le oasi non sono prodigi che spuntano presso sorgenti miracolose, ma costruzioni di generazioni di popoli che si sono tramandati l’arte ostinata di produrre acqua dal deserto, per coltivarlo e abitarlo. Non sono ‘naturali’, non vi è nulla di ‘spontaneo’: sono estremi artifici e richiedono lavoro e fatica, competenza e pazienza, lungimiranza e fiducia e affetto. Quando manchi la cura, sono rapidamente inghiottite dalla sabbia, per poi sparire. Le oasi sono la costruzione e la coltivazione di un desiderio, un’audace scommessa di futuro.
Per questo loro oscillare tra realtà e allucinazione, natura e tecnica, fragilità e perfezione, prodigio e progetto, le oasi dicono della nostra relazione controversa con l’ambiente: la nostra voglia e al contempo la nostra fatica a stare bene con il pianeta che abitiamo, in particolare con la città.
OASI! è un viaggio corale, guidato da Annalisa Metta, docente di Architettura del paesaggio presso l'Università degli Studi Roma Tre, che esplora queste traiettorie ondivaghe e perlustra le contraddizioni e le ambiguità delle relazioni tra città e natura, chiamando voci-guida provenienti dai campi dell’antropologia, arte, architettura, filosofia, paesaggio, storia, urbanistica. Proprio perché si parla di oscillazioni, negoziati e controversie, ogni puntata prende avvio da una coppia di parole in reciproca tensione.