Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.
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Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.
EP.8 – Damon Petrova e Gigi Pescheria: folclore innato
NO TALENT SHOW - C’è spazio per tutti
25 minutes
1 year ago
EP.8 – Damon Petrova e Gigi Pescheria: folclore innato
Due concorrenti e qualche strascico talentuoso. Si inizia con Francesco Di Cecco, noto come Damon Petrova, che colpisce Ezio Greggio e Marco Salvati quando, mentre si esibisce in improbabili cover in dialetto abruzzese, lascia percepire un briciolo di intonazione. Ma a ristabilire l’equilibrio della puntata ci pensa Luigi Pisacane, famoso sui social con il nome di Gigi Pescheria e noto per le sue grida tra i palazzi. Ma perché Giggiolone è diventato famoso? Tra una filastrocca e l’altra ci pensa lui a raccontarlo.
NO TALENT SHOW - C’è spazio per tutti
Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.