Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.
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Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.
Già noti per le loro esibizioni virali sui social media, Franco e Pietro entrano da assoluti protagonisti nell'arena di No Talent Show. Con un’incredibile mancanza di padronanza delle lingue straniere, eseguono brani come "Asereje" e "Billie Jean" aggiungendo un tocco di goffaggine e umorismo. Tra il racconto di una vita un po’ strampalata e una selezione di fischi simili a quelli di una pentola a pressione, la loro performance dimostra come anche i meno talentuosi possano brillare.
NO TALENT SHOW - C’è spazio per tutti
Ezio Greggio e Marco Salvati ribaltano i cliché dei tradizionali talent show e offrono ai temerari concorrenti l’occasione di esprimere loro stessi. L’unico requisito per partecipare è NON avere talento. Le performance sono un compendio di imitazioni imprecise, qualità canore discutibili, barzellette imbarazzanti. Il talento è un essere mitologico, ed è bene trattarlo con l'ironia che merita, dimostrando che alla fine c’è spazio per tutti, soprattutto per il divertimento.