Moby Dick è il magazine del sabato mattina che mira a mettere a confronto, attorno ai grandi temi di cultura, politica, società, economia, ospiti di sensibilità e opinioni diverse, anche radicalmente contrapposte. Coglie momenti e tematiche di particolare rilievo e le pone al centro di una tavola rotonda per scandagliarne peculiarità e sfumature. Ma consente anche attraverso una particolare scelta editoriale di meglio conoscere le personalità stesse degli interlocutori invitati a dibattere.
Moby Dick è il magazine del sabato mattina che mira a mettere a confronto, attorno ai grandi temi di cultura, politica, società, economia, ospiti di sensibilità e opinioni diverse, anche radicalmente contrapposte. Coglie momenti e tematiche di particolare rilievo e le pone al centro di una tavola rotonda per scandagliarne peculiarità e sfumature. Ma consente anche attraverso una particolare scelta editoriale di meglio conoscere le personalità stesse degli interlocutori invitati a dibattere.

Moby Dick riprende il tema affrontato nel corso della settimana da Alphaville, che ha dedicato il proprio dossier all’architettura inclusiva.
Nel corso della trasmissione verrà dato spazio ai fruitori dei progetti su piccola e larga scala: dall’accessibilità a spazi culturali e a luoghi che caratterizzano la memoria di un territorio, fino al coinvolgimento della cittadinanza nella definizione di un piano direttore o dei bambini nel disegno di parchi giochi o spazi destinati a loro. Nessuno viene dunque escluso nel nuovo modo di avvicinarsi al disegno di uno spazio lasciando ad ascoltatrici e ascoltatori la possibilità di comprendere le grandi opportunità che offre la progettazione architettonica: invece di “progettare per”, si “progetta con”, migliorando o addirittura creando relazioni e visioni che tengono conto sia delle esigenze della specie umana sia delle inedite richieste che provengono anche dalla fauna e dall’ambiente.
undefinedCon Elio Schenini, direttore della Pinacoteca Züst, Valentina Cima, architetta e curatrice del museo storico etnografico della Valle di Blenio, Bruno Buzzini, titolare del Dicastero Opere pubbliche e ambiente del Municipio di Locarno e Mattia Lepori, capo dicastero territorio e mobilità, Bellinzona.