Home
Categories
EXPLORE
True Crime
Comedy
Business
Society & Culture
Sports
Technology
History
About Us
Contact Us
Copyright
© 2024 PodJoint
00:00 / 00:00
Sign in

or

Don't have an account?
Sign up
Forgot password
https://is1-ssl.mzstatic.com/image/thumb/Podcasts221/v4/32/e8/32/32e8324f-3c1d-4787-10fc-689b6e281e17/mza_16316139059637021487.jpg/600x600bb.jpg
Mi fido di lei - Le parole di Giovanni Falcone
Corriere della Sera
7 episodes
9 months ago
A trent'anni dalla strage di Capaci, Corriere della Sera realizza con Fondazione con il sud un podcast in 5 puntate scritto da Luca Lancise e Alessandra Coppola. Partendo dal dattiloscritto originale dei 22 pranzi tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (autrice di "Cose di Cosa Nostra"), il podcast ricostruisce, con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere. Racconta la sua eredità, per lo Stato e le nuove generazioni, attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi.
Show more...
News Commentary
News
RSS
All content for Mi fido di lei - Le parole di Giovanni Falcone is the property of Corriere della Sera and is served directly from their servers with no modification, redirects, or rehosting. The podcast is not affiliated with or endorsed by Podjoint in any way.
A trent'anni dalla strage di Capaci, Corriere della Sera realizza con Fondazione con il sud un podcast in 5 puntate scritto da Luca Lancise e Alessandra Coppola. Partendo dal dattiloscritto originale dei 22 pranzi tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (autrice di "Cose di Cosa Nostra"), il podcast ricostruisce, con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere. Racconta la sua eredità, per lo Stato e le nuove generazioni, attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi.
Show more...
News Commentary
News
https://d3wo5wojvuv7l.cloudfront.net/t_rss_itunes_square_1400/images.spreaker.com/original/294b9f8b963b527fd67c40190876d732.jpg
Episodio 2: Piccolo giudice
Mi fido di lei - Le parole di Giovanni Falcone
33 minutes
3 years ago
Episodio 2: Piccolo giudice
Il primo incontro tra Marcelle Padovani e Giovanni Falcone avviene a Palermo, alla fine del 1983, in piena guerra di mafia. Il magistrato è poco noto in Italia, ma in Sicilia conduce giàinchieste innovative e «pericolose». Padovani ne ha l’immagine di un uomo senza paura pur se consapevole dei rischi, che si affaccia alla finestra al mattino per controllare la via di casa e passa la giornata, fino a sera, solitario in un ufficio del Palazzo di Giustizia protetto da due porte blindate e da telecamere che è egli stesso a comandare. I magistrati che lo hanno preceduto sono caduti tutti in pochi anni sotto i colpi di Cosa Nostra, come i poliziotti che lo affiancavano nelle indagini: Falcone è rimasto l’unico oquasi a portare avanti un nuovo metodo di lotta alla mafia in cui a Palermo nessuno sembra credere. Da questo incontro, che getta le basi della fiducia reciproca, nasce il titolo del primo articolo consacrato da Padovani a Falcone: «Le petit juge et la mafia», un piccolo giudice che sfida un grande nemico. Del clima di accerchiamento e tensione, in una Palermo sconvolta dall’assedio dei Corleonesi, è testimone il fotografo Franco Zecchin, dalla fine degli anni Settanta fino ai primi Novanta compagno e collaboratore di Letizia Battaglia, con la quale ha documentato la mattanza palermitana scrivendo la storia del fotogiornalismo
Mi fido di lei - Le parole di Giovanni Falcone
A trent'anni dalla strage di Capaci, Corriere della Sera realizza con Fondazione con il sud un podcast in 5 puntate scritto da Luca Lancise e Alessandra Coppola. Partendo dal dattiloscritto originale dei 22 pranzi tra Giovanni Falcone e Marcelle Padovani (autrice di "Cose di Cosa Nostra"), il podcast ricostruisce, con le parole stesse di Falcone, la sua capacità di decifrare la mafia, di comprenderla a fondo come uomo e siciliano per poterla lucidamente combattere. Racconta la sua eredità, per lo Stato e le nuove generazioni, attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati ai mafiosi.