
Un detto tibetano paragona la mente a un pesce che nuota libero nell’oceano ma se incappa in una rete in cui resta imprigionato e si agita senza poterne uscire, in queste condizioni tutte le sofferenze sono all’interno della rete. Così avviene anche per la nostra mente: se cade nella rete delle passioni, delle illusioni e della confusione diviene vittima di tutte le sofferenze che costellano la nostra esistenza. Il vero problema e riuscire a tagliare la rete e non cascarci più.