
Il 4 ottobre 1957 gli americani, che dormivano sonni tranquilli confidando in una presunta superiorità tecnico-scientifica sui sovietici, vennero risvegliati dal beep dello Sputnik, la prima luna artificiale della Terra. Era il regalo a Krusciov da parte di Sergej Korolev, un genio sopravvissuto a stento alle purghe staliniane e destinato a guidare l’assalto russo allo spazio, in aperta competizione con gli yankee.