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Liturgia e sacramenti - BastaBugie.it
BastaBugie
51 episodes
2 weeks ago
Gesù Cristo, unico salvatore del Mondo, continua ad agire oggi attraverso la sua Santa Chiesa
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Gesù Cristo, unico salvatore del Mondo, continua ad agire oggi attraverso la sua Santa Chiesa
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Il cielo è spento nelle chiese moderne
Liturgia e sacramenti - BastaBugie.it
7 minutes
9 months ago
Il cielo è spento nelle chiese moderne
TESTO DELL'ARTICOLO ➜ https://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=8044

IL CIELO E' SPENTO NELLE CHIESE MODERNE di Francesco Mori
 
Perché le chiese moderne sono così fredde e spoglie? Quale concezione estetica pare avere ispirato i progettisti? Da quale fonte è stata originata la scomparsa pressoché totale dell'ornato? Queste domande accompagnano ormai da decenni chi entra in un edificio sacro di recente costruzione ed acquistano ancor più forza e urgenza se si confrontano le strutture contemporanee con le chiese, anche le più piccole e periferiche, costruite fino agli inizi del secolo scorso. Dietro ogni scelta formale si cela l'espressione di una spiritualità. Cercheremo in quest'articolo di individuarne la natura e l'origine.
Nelle pagine de Il grande divorzio il genio di Clive Staples Lewis immaginò che un pullman di dannati partisse per un viaggetto fino in paradiso, per vedere come trascorresse la vita lassù. La comitiva, ben presto, si accorse con sorpresa che, rispetto al grigiore della tetra città che popolavano, e che pareva loro reale come il mondo conosciuto dell'aldiquà, lassù tutto era più nitido, colorato, denso e pesante, tant'è che la forza necessaria per alzare una singola foglia era pari a quella che serviva a spostare un grosso macigno all'inferno. Questo paradiso, in cui risultano potenziate tutte le caratteristiche della realtà creata, è davvero un'intuizione formidabile! A questa concezione se ne oppone frontalmente un'altra, oggi assai diffusa, che immagina l'aldilà come il luogo dell'evanescenza e della fusione inebetita delle anime in un'indistinta e accecante luminescenza, eternamente priva di mutazioni e di articolazioni. Si affrontano qui due differenti visioni del sacro: la prima di matrice cristiana e la seconda profondamente influenzata dalle religioni orientali, soprattutto l'induismo.
UNA ANTICIPAZIONE DEL PARADISO
In un vecchio catechismo della Conferenza episcopale toscana tutti i capitoli erano illustrati da splendidi quadri e antiche miniature, ma... solo la sezione sui novissimi si apriva con un quadro monocromo, giallino chiaro, percorso da linee orizzontali colorate. Sembrava proprio che per descrivere il nostro futuro eterno i vescovi - o i redattori del volume - non avessero trovato di meglio che questa illustrazione minimale e diafana. Da una simile scelta sorge il dubbio che la visione "orientale" dell'essere sia penetrata anche nella nostra cultura. A questa visione attingeva, non a caso, il primo testo teorico sull'astrattismo, scritto da Vasilij Kandinskij agli inizi del Novecento, che recava un titolo accattivante: Lo spirituale nell'arte. Questa contaminazione fa emergere l'urgenza di alcune domande capitali: a chi piacerebbe trascorrere la vita eterna perennemente abbagliato da un muto chiarore senza articolazioni e movimento? Chi si appagherebbe nell'infinita permanenza in questa sorta di eterna e monotona staticità, che assomiglia tanto al nulla? Chi anelerebbe a questa condizione esistenziale, avendo ancora negli occhi i colori del tramonto e dell'alba, la sorprendente vastità del mare, le foglie multicolori degli alberi in autunno e i visi dei propri cari?
Bene: le chiese, almeno quelle cattoliche, sono sempre state concepite come un tentativo di creare uno spazio che prefiguri una sorta di sacrale anticipazione del paradiso. Spesso vi si ricapitolava in pietra, in oro o in colori, l'intero vastissimo universo creato, che andava così ad ornare capitelli, volte, nicchie, cornici, chiavi di volta ecc. Ecco allora comparire il ciclo dei mesi, la storia umana, le età dell'uomo, le foglie d'acanto, le fiere, gli animali, i pesci, i pianeti, in pratica tutto il cosmo, da cui saliva a Dio lode e venerazione, poiché anch'esso attende con impazienza, come ci insegna San Paolo, la rivelazione dei figli di Dio (vedi Rm 8,19)....
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