Il podcast racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere se stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Camilla Conti, nata a Firenze il 5 luglio del 1973. Vive a Milano dal 2001. Ha iniziato come cronista al Giornale della Toscana poi si è appassionata di economia e finanza. Redattrice per Finanza&Mercati, Borsa&Finanza e Libero Mercato. Quando è nata Matilde è diventata freelance collaborando con Espresso, Il Foglio, Huffington Post, Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Messaggero e GQ. Dal luglio 2015 a gennaio 2020 e’ stata redattore di economia e finanza e vicecaposervizio a Il Giornale. Da gennaio 2020 scrive per La Verità e Panorama.
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Il podcast racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere se stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Camilla Conti, nata a Firenze il 5 luglio del 1973. Vive a Milano dal 2001. Ha iniziato come cronista al Giornale della Toscana poi si è appassionata di economia e finanza. Redattrice per Finanza&Mercati, Borsa&Finanza e Libero Mercato. Quando è nata Matilde è diventata freelance collaborando con Espresso, Il Foglio, Huffington Post, Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Messaggero e GQ. Dal luglio 2015 a gennaio 2020 e’ stata redattore di economia e finanza e vicecaposervizio a Il Giornale. Da gennaio 2020 scrive per La Verità e Panorama.
Mademoiselle Coco Chanel, storia di un'icona rivoluzionaria
La Verità - Ritratti
8 minutes
10 months ago
Mademoiselle Coco Chanel, storia di un'icona rivoluzionaria
Gabrielle “Coco” Chanel è stata "una delle due donne più influenti del XX secolo”, scrisse con una punta di esagerazione George Bernard Shaw, affiancando la creatrice di moda alla scienziata Marie Curie. Non c’è dubbio che Coco Chanel abbia rivoluzionato il mondo della moda, un settore maturo, riluttante al cambiamento e dominato dagli uomini, in una epoca in cui il ruolo delle donne soprattutto negli affari era visto con sospetto, se non con disdegno. Chanel è stata oggetto di biografie e di innumerevoli analisi per il suo contributo alla moda e al costume. Raramente però è stato analizzato il suo percorso imprenditoriale. Alcune cifre bastano a ricapitolarne le tappe: partita da un’esperienza in un negozietto di provincia, avviò la sua prima attività poco più che ventenne come designer di cappelli nel 1909. Sette anni dopo, guidava già un’impresa con tre negozi e centinaia di dipendenti. Nel 1931 gli atelier erano 26 e i dipendenti oltre 2.000, con un giro d’affari da 120 milioni di franchi (pari a circa 60 milioni di euro, la cifra più alta allora di tutto il settore dela modo parigino). Nel 1935 il fatturato era quasi raddoppiato e i dipendenti erano 4.000. Tra l’altro, per prima Coco aveva intuito l’importanza di associare alla couture profumi e accessori, che si riveleranno poi un’importante fonte di finanziamento di tutto il business e che oggi per molte aziende del settore rappresentano la quota principale delle entrate. Se le cifre parlano da sole, le ragioni di questo successo sono state raramente investigate in modo scientifico. Quali sono le condizioni che possono portare una outsider come Coco Chanel al successo, contro ogni aspettativa? I fattori cruciali individuati da due studiosi del Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università di Bologna, della BBS e uno della NYU Stern School of Business sono tre: la sua esperienza, appunto, di outsider, non legata alla concezione dominante e agli schemi dell’alta moda parigina del tempo; la capacità di networking con esponenti dell’alta società di Parigi ma anche con l’avanguardia artistica che gravitava attorno alla capitale francese; un contesto in grande evoluzione, con i profondi cambiamenti imposti dalla Prima guerra mondiale, alla moda, ai costumi, al ruolo delle donne nella società. Questo podcast di Ritratti racconta la sua storia. Buon ascolto.
La Verità - Ritratti
Il podcast racconta le storie di personaggi visionari capaci di fare, di realizzare strategie, di convincere se stessi prima degli altri, di giocarsi la scena per un’idea, di preoccuparsi del dopo e non del prima. Imprenditori, manager, banchieri. Italiani e italiane che, impiegando capitali propri o gestendo capitali pubblici, con metodi, risultati e principi diversi, hanno costruito nei quasi 80 anni della Repubblica un sistema industriale, che pur tra alti e bassi ha collocato l’Italia tra i dieci Paesi più ricchi del mondo. Perché se l’economia è il motore della storia, l’uomo è il motore di entrambe.
Camilla Conti, nata a Firenze il 5 luglio del 1973. Vive a Milano dal 2001. Ha iniziato come cronista al Giornale della Toscana poi si è appassionata di economia e finanza. Redattrice per Finanza&Mercati, Borsa&Finanza e Libero Mercato. Quando è nata Matilde è diventata freelance collaborando con Espresso, Il Foglio, Huffington Post, Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Messaggero e GQ. Dal luglio 2015 a gennaio 2020 e’ stata redattore di economia e finanza e vicecaposervizio a Il Giornale. Da gennaio 2020 scrive per La Verità e Panorama.