
Rimini, canzone che da il titolo all’intera opera pubblicata nel 1978 con Massimo Bubola, ci apre il viaggio nei pensieri di Teresa.
La storia di Teresa si svolge tra sogno e realtà, tra spazio e tempo, nella Rimini che, prima di De Andrè, Fellini descrive ampiamente nel film “i Vitelloni”.
La meta preferita dalla piccola borghesia d'Italia, quella del boom economico, fa da sfondo ad una storia che si muove tra allegorie e metafore, tra scoperte e sensi di colpa.
Nei primi versi della canzone conosciamo Teresa: occhi secchi e labbra screpolate, conseguenze dell’aver pianto tanto, troppo, per aver “dovuto” abortire il figlio che portava in grembo, frutto dell’amore consumatosi con il bagnino.
La lungimiranza di De Andrè si fa di nuovo spazio, portando al centro della questione l’aborto, oggetto del referendum che si terrà tre anni più tardi rispetto alla pubblicazione del disco.
Le lacrime di Teresa sono sì per l’amore ormai perduto ma anche per le conseguenze che questo suo gesto avrà in paese. Da qui il verso che, come una preghiera, recita di “non fare più scommesse sulla figlia del droghiere.”.
A tal proposito, presentando la canzone in concerto, De Andrè dirà “Questa ragazza è costretta a fare una cosa che non avrebbe mai fatto in vita sua, cioè abortire il figlio del bagnino, perché imprigionata da certe regole stronze che sono quelle della piccola borghesia. Io di piccola borghesia me ne intendo perché sono un piccolo borghese. Ma il dramma è che dopo aver abortito se lo prende in braccio e se lo guarda con dolcezza. A me sembra un dramma.”.
La protagonista del brano sogna quindi di evadere da una realtà che ha deciso per lei e inizia a fantasticare sui luoghi e sulle persone. Teresa sogna di incontrare Cristoforo Colombo, riconoscendo una sorta di complementarità tra le loro storie.
Entrambi accomunati da una voglia di scoperta e di avventura verso l’ignoto, vivono un “aborto” rappresentato dal distacco e dalla differenza che intercorre tra il sogno e la realtà. Colombo “ha inventato un regno ma un triste re cattolico lo ha macellato su una croce di legno.” Chiaro riferimento alla Chiesa Cattolica che impone il proprio credo alla conquista di terre sotto la bandiera dell'evangelizzazione, per larghi tratti forzata, delle popolazioni del Centro America.
In questo caso, l’aborto si concretizza in un continente creato e distrutto. L’immagine descritta nella strofa in cui “Teresa toglie le manette” all’esploratore, vuole indicare una forte presa di coscienza, un urlo pentito rappresentato dall’errore di saggezza che ha portato entrambi a perdere il loro amore, macellato.
“Due errori ho commesso, due errori di saggezza, abortire l’America e poi guardarla con dolcezza.”
-------------------------------------------------------------------
L'AUTRICE / Lucia Lamboglia: https://instagram.com/lucia.lamboglia
LA NARRATRICE / Talìa Donato: https://www.instagram.com/taliadonato/
---------------
Bibliografia: https://deand.re/to/#6hYcsFa