La libertà oggi non si perde con le catene, ma con le abitudini automatiche.
Ogni comodità, digitale o mentale, ha un prezzo nascosto: il nostro tempo, la nostra attenzione, la nostra energia vitale.
Il mondo ci illude di essere “liberi” perché possiamo scegliere mille opzioni, ma in realtà la maggior parte delle persone non sceglie più nulla: scorre, reagisce, consuma.
La libertà non è un diritto permanente, ma una pratica quotidiana.
Un muscolo che, se non lo alleni, si atrofizza.