
Nel 1993, il fotoreporter Kevin Carter scatta una delle immagini più sconvolgenti di sempre: una bambina denutrita in Sudan, accovacciata nella polvere, con un avvoltoio alle spalle. La foto fa il giro del mondo, vince il Premio Pulitzer, ma solleva una domanda: Carter l’ha aiutata? Le critiche lo travolgono, il peso della sofferenza lo consuma. Pochi mesi dopo, si toglie la vita. Il suo scatto ha mostrato al mondo un’ingiustizia, ma la vera domanda resta: è giusto fotografare il dolore per smuovere le coscienze… o esiste un limite oltre il quale un’immagine diventa sfruttamento?
Scoprilo in questo episodio di Kaos Fotografico 🎙️