Il futuro in grammatica italiana si divide in due tempi: il futuro semplice e il futuro anteriore. Il futuro semplice indica un’azione che avverrà successivamente rispetto al momento presente. Si forma modificando la radice del verbo con le desinenze specifiche (-ò, -ai, -à, -emo, -ete, -anno). Ad esempio: parlerò, vivrò.
Il futuro anteriore indica un'azione futura che si concluderà prima di un’altra futura. Si forma con il futuro del verbo ausiliare essere o avere e il participio passato del verbo principale: avrò parlato, sarò andato.
Entrambi i tempi possono esprimere anche supposizioni, ipotesi o dubbi: Sarà a casa?. Sono usati spesso per progetti, intenzioni o predizioni.
https://italianofacile.eu/