
Qual è la visione del mondo che il pensiero di Jiddu Krishnamurti ci restituisce? Qual è il contributo che può dare, ancora oggi, alle scienze dell’educazione?
Seminario a cura di Giusi Lumare tenutosi presso l'Istituto di Scienze dell'Uomo di Rimini nell'ambito della Scuola Superiore di Filosofia Orientale e Comparativa a giugno 2013.
Jiddu Krishnamurti (11 maggio 1895 – Ojai, 18 febbraio 1986) è stato un filosofo apolide di etnia indiana. Dopo la gioventù passata negli ambienti della teosofia, non volle più appartenere a nessuna organizzazione, nazionalità o religione, per cui nel 1948 non prese la cittadinanza dell'India. L’affermazione "la Verità è una terra senza sentieri" rappresenta l’essenza del suo insegnamento: l'uomo è spronato a liberarsi da ogni strada già tracciata, dal passato, dai dogmi, dalle ideologie, e a guardare la realtà senza alcun condizionamento. Krishnamurti considerava fondamentale la questione dell'educazione. Fondò infatti numerose scuole in Inghilterra, India e Stati Uniti: la scuola deve essere un posto dove l'insegnante e l'allievo esplorano non solo il mondo esterno della conoscenza ma anche il proprio pensiero e il proprio comportamento per capire il condizionamento che distorce la realtà. Solo liberi dai condizionamenti, diceva, si può veramente imparare.
Sosteneva inoltre che "la vera rivoluzione per raggiungere la libertà è quella interiore; qualsiasi rivoluzione esterna è una restaurazione della solita società che a nulla serve" ed inoltre "la rivoluzione interiore va fatta da sé per sé, nessun maestro o guru può insegnarti come fare".
Giusi Lumare ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienze dell'Educazione e della Formazione. È psicosociologa ed educatrice sociale, specializzata in educazione degli adulti e formazione dei formatori.