L’odissea giudiziaria di Beniamino Zuncheddu, in carcere per quasi 33 anni senza colpe: Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone, prodotto dal Sole24ore e Radio24, che racconta la storia di un allevatore sardo, accusato di triplice omicidio e tentato omicidio. Una strage che risale all’8 gennaio 1991, consumata sulle montagne di Sinnai, tra boschi, pascoli e nuraghi. Bugie, depistaggi, false testimonianze e ritrattazioni hanno inquinato le prove e l’unico sopravvissuto all’eccidio ha puntato il dito contro Beniamino. Trentadue anni in una cella, 11.958 giorni di prigione. Ergastolano per errore. Una vita bruciata: un uomo senza lavoro, senza affetti, senza famiglia. Senza libertà. Invisibile al mondo. Beniamino, dietro le sbarre, si è sempre dichiarato innocente, rinunciando anche all’opportunità di uno sconto di pena. Un avvocato - Mario Trogu - e l’allora procuratrice della Corte d’appello di Cagliari - Francesca Nanni - hanno riaperto il caso e chiesto la revisione del processo, smontando un castello di menzogne. La garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa ha dato una spinta mediatica alla vicenda. Oggi Beniamino Zuncheddu è un uomo libero.
Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone
In redazione: Donata Marrazzo Montaggio e sound design: Daniele Vaschi Producer: Pier-luca Puzzanghera, Riccardo Poli Coordinamento editoriale: Andrea Franceschi, Alessandra Scaglioni
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L’odissea giudiziaria di Beniamino Zuncheddu, in carcere per quasi 33 anni senza colpe: Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone, prodotto dal Sole24ore e Radio24, che racconta la storia di un allevatore sardo, accusato di triplice omicidio e tentato omicidio. Una strage che risale all’8 gennaio 1991, consumata sulle montagne di Sinnai, tra boschi, pascoli e nuraghi. Bugie, depistaggi, false testimonianze e ritrattazioni hanno inquinato le prove e l’unico sopravvissuto all’eccidio ha puntato il dito contro Beniamino. Trentadue anni in una cella, 11.958 giorni di prigione. Ergastolano per errore. Una vita bruciata: un uomo senza lavoro, senza affetti, senza famiglia. Senza libertà. Invisibile al mondo. Beniamino, dietro le sbarre, si è sempre dichiarato innocente, rinunciando anche all’opportunità di uno sconto di pena. Un avvocato - Mario Trogu - e l’allora procuratrice della Corte d’appello di Cagliari - Francesca Nanni - hanno riaperto il caso e chiesto la revisione del processo, smontando un castello di menzogne. La garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa ha dato una spinta mediatica alla vicenda. Oggi Beniamino Zuncheddu è un uomo libero.
Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone
In redazione: Donata Marrazzo Montaggio e sound design: Daniele Vaschi Producer: Pier-luca Puzzanghera, Riccardo Poli Coordinamento editoriale: Andrea Franceschi, Alessandra Scaglioni
Una santa donna, la procuratrice generale della Corte d’appello di Cagliari Francesca Nanni, oggi a Milano. Così ne parla Beniamino Zuncheddu, perché è lei che ha capito che la sua condanna all’ergastolo era un mastodontico errore giudiziario. A convincerla è stato il fascicolo portato in procura dal legale di Zuncheddu, il giovane avvocato Mauro Trogu, che ha cominciato a vederci chiaro prima di tutti, già sette anni fa, quando ha accettato l’incarico della famiglia di Beniamino. Non è stato facile arrivare alla revisione del processo, individuando nessi e legami fra la strage di Sinnai, di cui era appunto accusato Zuncheddu, e altri delitti consumati in quel periodo nella stessa zona, come il sequestro dell’imprenditore di Dolianova Giovanni Murgia. Determinanti per l’assoluzione di Benamino, le intercettazioni. Walter Marcialis è il superfonico che ha ascoltato, tradotto e trascritto, insieme agli investigatori del Ris, tutte le telefonate e i dialoghi in auto captati dai tecnici su disposizione della procuratrice Nanni. Marcialis racconta come è riuscito a estrapolare, dai suoni distorti e apparentemente indecifrabili, elementi determinanti per scagionare in via definitiva l’ex pastore sardo.
Innocente - La storia di Beniamino Zuncheddu
L’odissea giudiziaria di Beniamino Zuncheddu, in carcere per quasi 33 anni senza colpe: Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone, prodotto dal Sole24ore e Radio24, che racconta la storia di un allevatore sardo, accusato di triplice omicidio e tentato omicidio. Una strage che risale all’8 gennaio 1991, consumata sulle montagne di Sinnai, tra boschi, pascoli e nuraghi. Bugie, depistaggi, false testimonianze e ritrattazioni hanno inquinato le prove e l’unico sopravvissuto all’eccidio ha puntato il dito contro Beniamino. Trentadue anni in una cella, 11.958 giorni di prigione. Ergastolano per errore. Una vita bruciata: un uomo senza lavoro, senza affetti, senza famiglia. Senza libertà. Invisibile al mondo. Beniamino, dietro le sbarre, si è sempre dichiarato innocente, rinunciando anche all’opportunità di uno sconto di pena. Un avvocato - Mario Trogu - e l’allora procuratrice della Corte d’appello di Cagliari - Francesca Nanni - hanno riaperto il caso e chiesto la revisione del processo, smontando un castello di menzogne. La garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa ha dato una spinta mediatica alla vicenda. Oggi Beniamino Zuncheddu è un uomo libero.
Innocente è un podcast di Nicoletta Cottone
In redazione: Donata Marrazzo Montaggio e sound design: Daniele Vaschi Producer: Pier-luca Puzzanghera, Riccardo Poli Coordinamento editoriale: Andrea Franceschi, Alessandra Scaglioni