Alessandro Ambrosino propone una riflessione approfondita sul valore culturale dei
toponimi e sul concetto di "senso dei luoghi" in contesti caratterizzati dal
plurilinguismo, prendendo come esempio la complessa sovrapposizione linguistica del Friuli-Venezia Giulia (latina, germanica e slava).
L'articolo esplora come gli strumenti cartografici possano valorizzare la ricchezza linguistica evitando i conflitti storici derivanti dall'italianizzazione dei nomi locali, un fenomeno iniziato nell'Ottocento e rafforzato durante il Fascismo.
Ambrosino presenta due casi concreti. Il primo è
OpenStreetMap (OSM), definita la "Wikipedia delle mappe". Grazie alla sua natura collaborativa e digitale, OSM è uno strumento essenziale per la
politica linguistica, permettendo agli utenti di aggiungere e arricchire i toponimi ufficiali e non in diverse lingue (come il friulano e lo sloveno). L'autore stesso ha partecipato a queste modifiche, riscontrando tuttavia che la scelta dei nomi è ancora un motivo di discussione, evidenziando quanto la toponomastica possa essere divisiva.
Il secondo caso riguarda le rinomate
carte escursionistiche Tabacco. Nonostante la loro reputazione di affidabilità e la cura nel raccogliere i nomi locali, la maggior parte di esse rimane monolingue in italiano. L'auspicio è quello di completare la mappatura della montagna integrando tutti i toponimi nelle lingue storiche. Poiché Tabacco sfrutta i dati di OSM, la soluzione tecnologica proposta è l'introduzione di una
visualizzazione "a livelli" che permetta di selezionare la lingua desiderata, garantendo inclusione e leggibilità.
L'obiettivo è trasformare le mappe in strumenti democratici che rappresentino la pluralità del territorio, riconoscendo che la toponomastica non è mai neutra, ma è frutto di negoziazioni e storie di appartenenza.
Il Passo Giusto è una iniziativa del
Patto per l'Autonomia.