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I podcast dei commenti al Vangelo di don Antonello Iapicca
Antonello Iapicca
48 episodes
2 months ago
Commento quotidiano al Vangelo del giorno
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Christianity
Religion & Spirituality
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Sabato della XXX settimana dl Tempo Ordinario
I podcast dei commenti al Vangelo di don Antonello Iapicca
23 minutes
10 years ago
Sabato della XXX settimana dl Tempo Ordinario
IL POSTO DELL'AMICO Presentandoci la vita come il funerale dei desideri, il demonio vuole indurci a non accogliere l’«invito a nozze» che il Signore ci consegna attraverso i fatti e le persone. Ogni giorno, infatti, rifiutiamo qualcosa della volontà del Padre, spinti a tentare di «occupare il suo posto» per saziare in libertà le concupiscenze. Sperperiamo la sua eredità per «esaltarci» ai «primi posti» del prestigio e dell’onore, dove ci illudiamo si realizzi la nostra esistenza. Umiliamo e strumentalizziamo gli altri, mentiamo esibendo curriculum artefatti, sino a che il pallone gonfiato dagli inganni non ci scoppia tra le mani. Precipitiamo allora all’«ultimo posto», accanto ai porci come il figlio prodigo, dove ci scopriamo «nudi» come i progenitori e, avvolti nella stessa «vergogna», ci nascondiamo dagli altri, affamati e soli. È quando il Signore, certo «più ragguardevole di noi», appare attraverso i fatti che ci umiliano, e il Padre ci dice di «lasciare a Lui il primo posto» nella vita di tutti. La superba scalata alla menzogna del primo posto ci precipita sempre nella verità dell’ultimo. Ma proprio in quel porcile immondo, seduti al «nostro posto», ci raggiunge, gratuito e del tutto inaspettato, l'amore di Dio. Egli, infatti, vede in noi il suo Figlio disceso nel sepolcro, sino al «posto» dell’«ultimo» dei peccatori. E qui, con Gesù, il Padre abbraccia anche noi, ci risolleva e ci sussurra le parole più dolci: «amico mio vieni più avanti», ecco per te l’«onore» che ho dato a mio Figlio risuscitandolo dalla morte. Il Signore ci chiama dunque a riconoscerci peccatori, ad accettare «umilmente» la nostra debolezza e a «metterci all’inferno e non disperare» (Silvano del Monte Athos) in attesa che ci «innalzi» nel suo perdono. A vivere ogni relazione nella verità che ci fa liberi davvero, senza stupirci di non essere considerati, «diminuendo» agli occhi degli altri perché il Signore «cresca» e colmi la loro vita. La Chiesa infatti è ogni giorno messa all'ultimo posto «davanti a tutti» per annunciarvi l’«onore» di Cristo risorto preparato per ogni figlio scappato di casa.
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