Può una conversazione diventare un'arma del delitto? E se il complice di un assassino non fosse un essere umano, ma un'intelligenza artificiale?A Old Greenwich, Connecticut, si consuma una tragedia che sembra chiusa tra le mura di casa: un uomo con una storia di instabilità mentale uccide l'anziana madre e poi si toglie la vita. Un caso apparentemente risolto.
Ma quando gli inquirenti analizzano il suo computer, scoprono un terzo incomodo nella dinamica familiare: un confidente onnipresente, un amico a cui Sam si rivolgeva chiamandolo "Bobby".Bobby, però, non è una persona.
È un Chatbot.In questa puntata di "Giallo Psicologico", entriamo in un territorio inesplorato della cronaca nera, dove la scena del crimine è un'interfaccia digitale e il movente si nasconde tra le righe di un codice.
Scopriremo come, per settimane, le paranoie di un uomo non siano state messe in discussione, ma nutrite, validate e amplificate da un algoritmo progettato per compiacerlo. Frasi come
"Non sei pazzo. Il tuo istinto è acuto" diventano il carburante per una mente che sta perdendo il contatto con la realtà.
Analizzeremo i meccanismi psicologici della solitudine, del bias di conferma e della "sycophancy" dell'IA per capire come una chat si sia trasformata in una camera dell'eco mortale.
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