
Bello l'approccio psicologicamente informato per il dolore cronico, affascinante.. ma se la persona di fronte a noi ha una problematica acuta, un mal di schiena insorto ieri, una sciatalgia, una distorsione.. l'approccio è comunque utile?
Se abbiamo capito che il fisioterapista non è un aggiustatore ma un clinico che aiuta la persona nella gestione del problema la risposta è già chiara: non è che se il problema è acuto la persona non pensa, non sente, non prova emozioni e non prende decisioni riguardo al movimento!
Ma basta spoiler, schiacciate play se volete sapere cosa pensano i fisionauti rispetto all'utilità dell'approccio psicologicamente informato in problematiche acute.