
Ci sono autori che restano nell’ombra delle loro stesse teorie, travolti da citazioni che li semplificano fino a snaturarli.
Albert Mehrabian è uno di questi.
In questo capitolo lo tiro fuori da quella nebbia, per restituirgli dignità e per capire davvero cosa aveva scoperto sul linguaggio umano.
Prima, però, passo da Palo Alto, dove Paul Watzlawick ci ricorda che non si può non comunicare, nemmeno nel silenzio.
Da lì si apre un viaggio nel cuore del “come” comunichiamo: tra sguardi, toni, gesti, persino nelle e-mail fredde e burocratiche che ogni giorno attraversano le nostre relazioni.
Un capitolo che non parla solo di teoria, ma di presenza. Di quell’alchimia invisibile che trasforma ogni parola in relazione, e ogni gesto in messaggio.
Buon ascolto!