
La voce di Lorenzo, prosegue nella lettura di alcuni estratti del libro basato sulla sua esperienza di malattia e di trapianto, intitolato Viaggi e altre nostalgie. “Il viaggiatore vive il transitorio, l'obliquo. Il viaggiatore è precario per natura. Saprà godere così i momenti di agio. Il viaggiatore si perde per poi ritrovarsi, lo dico da sempre. Il viaggiatore incontra l'altro, il diverso, il non programmato, il mai pensato. Non è facile sapere cosa sento. So solo che da qui uscirò perché i miei piedi scottano”.