L'Afterlife Enterprise è composta da Davide, detto il Capitano, Andrea, per chiunque Slice, la Lara, a tutti gli effetti il vice-Capitano e il Cinno, semplicemente il più giovane del gruppo. Si tratta di un quartetto di adolescenti devoti al paranormale e a tutto ciò che può rendere fenomenale la loro vita. Cosa troveranno alla Rocca di Savignano?
Qualcosa di irrisolto, rimasto sospeso fino ad ora. È il momento di fronteggiare la realtà.
Quando tutto sembra perduto e l'ombra sembra avvolgerti, la luce del sole brilla in fondo al tunnel.
È quando ci sentiamo nel punto più basso che bisogna rimanere saldi al volante della nostra vita. Non importa quanto sia pesante ciò che dobbiamo sopportare, quello che conta è scacciare l'ombra scura della fine.
A volte stare da soli è la soluzione. Guardare l'orizzonte sperando che le cose cambino, pensando che staccare la testa per un attimo possa farci bene.
Una lunga attesa fa pensare, fa ragionare, ti mette davanti ai veri dubbi della vita. Soprattutto in questo caso.
Ci eravamo lasciati con un urlo che rimbomba nelle cantine dell'Hotel Luna. Chi si nasconde là sotto? Tutto si muove al limite tra paura e istinto di sopravvivenza.
C'è qualcosa di strano che si aggira negli angoli bui dell'Hotel Luna, ma non c'è da avere paura. Per ora.
Il rombo del motore che sfreccia sui colli bolognesi. Una fuga in piena regola. Ma la vita, lo sappiamo, sa essere cinica e punire quando meno te lo aspetti. Ma chi si merita tutto ciò? Nell'aria un odore di sangue e benzina...
Quale luogo più mistico del bar per rituffarci nella Bologna che non ti aspetti? Un racconto pieno, autentico, quasi normale. Se non fosse per le persone che popolano la città. A Piero.
Sette amici sul bordo di una piscina, un microfono di scarsa qualità, molteplici birre. Il mix perfetto per creare la seconda puntata di EXTRACAOS, ripercorrendo insieme quello che è stata la seconda, eclettica, stagione di Caos Bologna. Ospiti: Chiluz, Roma, Gigi, Bosh, Noccio e Mike.
La mente viaggia ovunque, anche quando meno te l'aspetti. I sentimenti ti avvolgono e non puoi fare altro che lasciarti andare, di nuovo.
La botola della chiesa abbandonata non è mai stata aperta. Una metafora della vita e di come, pur desiderando una cosa, non sempre questa arriva come ce l'aspettiamo.
Non c'è niente di meglio che una serata al bar per lasciare andare via i pensieri della giornata. O no?
Una citazione pura e semplice, rivisitata, rivissuta e "ricreduta" del discorso di Freccia. Intro a cura di Marco Nucci.
Un'aggressione in Via Righi. La luce al neon illumina le macchie di sangue per terra, nessuno nei paraggi. Bisogna scappare.
La leggenda più conosciuta riguardante la Chiusa di Casalecchio è senz'altro quella di Tac, uno dei facchini dello scalo merci alla stazione. Nessuno sa niente di quest'uomo, se non il suo soprannome. Ciò che lo tramanda nei secoli però è la sua storia.
Un ringraziamento a Francesca Sciacca per i dialoghi. Intro a cura di Marco Nucci.
Ritrovarsi spaesati tutto d'un tratto. Cercare le forze in un amore ormai perduto. Come sfondo la luce del tramonto che ci accompagna, lungo le colline bolognesi.
Un anno di attesa per inseguire un sogno. Finalmente questa notte i nostri protagonisti avranno una risposta. Intro a cura di Marco Nucci.
A volte bisogna saper rischiare e buttarsi. Seguire il proprio istinto e provare a rispondere a tutte le nostre domande. Outro a cura di Marco Nucci.