Questo ciclo è stato realizzato in occasione del centesimo anniversario della nascita di Benjamin Britten, nato il 22 novembre 1913, giorno di Santa Cecilia. Si tratta di un ritratto biografico e artistico che ne ripercorre la vicenda di pari passo all’evoluzione di un catalogo di opere che hanno toccato tutti i territori del linguaggio musicale. Si va dalla musica sinfonica ai grandi capolavori teatrali come Peter Grimes o The Turn of the Screw. Dalla vasta produzione sacra ai preziosi cicli di liriche vocali fino alla luminosa serie di opere pensate per i bambini ma di valore universale. Un protagonista sommo del Novecento, ancora troppo poco conosciuto in Italia a fronte della sua grandezza e della sua intensa umanità. Ci auguriamo che la riproposta di questo ciclo offra un piccolo contributo alla diffusione di musiche intensamente emozionanti. Musiche cariche di attualissimi valori etici, quali il rispetto della persona e delle diversità. Senza dimenticare la denuncia della violenza e della guerra, nonché lo sgomento per la violazione dei diritti, soprattutto quelli dei più piccoli e innocenti.
a cura di Alberto Batisti,
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Questo ciclo è stato realizzato in occasione del centesimo anniversario della nascita di Benjamin Britten, nato il 22 novembre 1913, giorno di Santa Cecilia. Si tratta di un ritratto biografico e artistico che ne ripercorre la vicenda di pari passo all’evoluzione di un catalogo di opere che hanno toccato tutti i territori del linguaggio musicale. Si va dalla musica sinfonica ai grandi capolavori teatrali come Peter Grimes o The Turn of the Screw. Dalla vasta produzione sacra ai preziosi cicli di liriche vocali fino alla luminosa serie di opere pensate per i bambini ma di valore universale. Un protagonista sommo del Novecento, ancora troppo poco conosciuto in Italia a fronte della sua grandezza e della sua intensa umanità. Ci auguriamo che la riproposta di questo ciclo offra un piccolo contributo alla diffusione di musiche intensamente emozionanti. Musiche cariche di attualissimi valori etici, quali il rispetto della persona e delle diversità. Senza dimenticare la denuncia della violenza e della guerra, nonché lo sgomento per la violazione dei diritti, soprattutto quelli dei più piccoli e innocenti.
a cura di Alberto Batisti,
Benjamin Britten, Thou hast made me da The Holy Sonnets of John Donne op. 35, Peter Pears tenore, Benjamin Britten, pianoforte
Benjamin Britten, estratti da Billy Budd op. 50, opera in due atti, libretto di Edward Morgan Forster e Eric Crozier da Herman Melville; Billy Budd: Peter Glossop – Capitano Edward Fairfax Vere: Peter Pears – John Claggart: Michael Langdon – Mr. Redburn: John Shirley-Quirk – Mr. Ratcliffe: David Kelly – Mr. Flint: Bryan Drake – Red Whiskers: Gregory Dempsey – Donald: David Bowman – Dansker: Owen Brannigan – Cabin Boy: Robert Tear; Ambrosian Opera Chorus, London Symphony Orchestra, direttore Benjamin Britten
Benjamin Britten: musica per gli esseri umani
Questo ciclo è stato realizzato in occasione del centesimo anniversario della nascita di Benjamin Britten, nato il 22 novembre 1913, giorno di Santa Cecilia. Si tratta di un ritratto biografico e artistico che ne ripercorre la vicenda di pari passo all’evoluzione di un catalogo di opere che hanno toccato tutti i territori del linguaggio musicale. Si va dalla musica sinfonica ai grandi capolavori teatrali come Peter Grimes o The Turn of the Screw. Dalla vasta produzione sacra ai preziosi cicli di liriche vocali fino alla luminosa serie di opere pensate per i bambini ma di valore universale. Un protagonista sommo del Novecento, ancora troppo poco conosciuto in Italia a fronte della sua grandezza e della sua intensa umanità. Ci auguriamo che la riproposta di questo ciclo offra un piccolo contributo alla diffusione di musiche intensamente emozionanti. Musiche cariche di attualissimi valori etici, quali il rispetto della persona e delle diversità. Senza dimenticare la denuncia della violenza e della guerra, nonché lo sgomento per la violazione dei diritti, soprattutto quelli dei più piccoli e innocenti.
a cura di Alberto Batisti,