
Molto spesso i bisogni del bambino vengono confusi con i vizi, i capricci, con le sue capacità di manipolare il genitore e con l'eccessiva dipendenza del bambino nei confronti del genitore...
E con queste idee mettiamo in atto dei comportamenti che non solo ci allontanano dal nostro bambino ma allo stesso tempo creano e/o fortificano una distanza con noi stesse...
Questo succede perchè abbiamo disimparato a ESSERE genitori, ovvero chI generà qualcosa di nuovo, e ci stiamo limitando a fare quello che la società, i nostri ritmi e tutto il contesto nel quale siamo inserite di dice di fare..
E forse dovrebbe proprio disimparare a fare per lasciare spazio al nostro ESSERE...
Io ho deciso di ascoltare sempre i bisogni di mia figlia, di togliermi dall’incertezza di dire "Cosa faccio in questa situazione: ascolto i suoi bisogni o no?"
E una delle ragioni per cui l’ho reso possibile è che voglio far crescere mia figlia in una famiglia in cui non debba sentirsi sbagliata, inadeguata o in colpa per essere cosi com’è o per quello che prova e che sente.
Le persone vogliono ascoltare i bisogni dei loro figli per molte ragioni.
Per me una delle ragioni è non arrivare a 40 anni con il rimpianto di non poter tornare indietro per dare a mia figlia quello di cui lei adesso, in questo momento, ha bisogno.
E tu, per quale ragione vuoi soddisfare i bisogni dei tuoi figli?
Nella puntata di oggi condivido con te un passo evolutivo importante che ha compiuto mia figlia e io insieme a lei, ma non solo...
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Il libro di cui parlo nella puntata di oggi è "Le parole sono finestre oppure muri" di Marshall Rosenberg