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1989
storielibere.fm
8 episodes
8 months ago
di Riccardo Gazzaniga 1989: l’anno di svolta per eccellenza, una stagione di ribellione e musica, di scontri e libertà dopo la quale nulla, in Europa e nel mondo, sarà più lo stesso. La tempesta arriva da lontano: inizia con la salita al soglio pontificio di Papa Woytila nel 1978, continua con l'azione di Lech Walesa in Polonia e deflagra grazie alle mosse di Mikhail Gorbachev in Russia. Nell'estate del 1989, due mesi prima della caduta del Muro, trova anche la più improbabile delle colonne sonore: un festival che per la prima volta porta il rock occidentale al di là della cortina di ferro. Si chiama Moscow Music Peace Festival, e per due giorni ospita dentro lo stadio Lenin esaurito Bon Jovi, Motley Crue, Ozzy Osbourne, Skid Row, Cinderella e Scorpions: un evento che rappresenta per il blocco sovietico quello che Woodstock è stato per l'Occidente. E chissà se la fine dell’Unione Sovietica per come il mondo l’ha conosciuta non cominci proprio qui, mentre una rockstar americana taglia in due la folla dello Stadio Lenin e tutto il 1989.
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di Riccardo Gazzaniga 1989: l’anno di svolta per eccellenza, una stagione di ribellione e musica, di scontri e libertà dopo la quale nulla, in Europa e nel mondo, sarà più lo stesso. La tempesta arriva da lontano: inizia con la salita al soglio pontificio di Papa Woytila nel 1978, continua con l'azione di Lech Walesa in Polonia e deflagra grazie alle mosse di Mikhail Gorbachev in Russia. Nell'estate del 1989, due mesi prima della caduta del Muro, trova anche la più improbabile delle colonne sonore: un festival che per la prima volta porta il rock occidentale al di là della cortina di ferro. Si chiama Moscow Music Peace Festival, e per due giorni ospita dentro lo stadio Lenin esaurito Bon Jovi, Motley Crue, Ozzy Osbourne, Skid Row, Cinderella e Scorpions: un evento che rappresenta per il blocco sovietico quello che Woodstock è stato per l'Occidente. E chissà se la fine dell’Unione Sovietica per come il mondo l’ha conosciuta non cominci proprio qui, mentre una rockstar americana taglia in due la folla dello Stadio Lenin e tutto il 1989.
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Ep. 04 | Wind of Change
1989
46 minutes
5 years ago
Ep. 04 | Wind of Change
di Riccardo Gazzaniga tmai Estate 1989: nell’URSS di Gorbaciov che inizia ad aprirsi al mondo, il rocker dissidente Stas Namin realizza il suo sogno. Con l’aiuto dello spregiudicato manager americano Doc McGhee, che gestisce alcune delle band Hair Metal più popolari del periodo, Stas dà vita al primo festival rock della storia sovietica. Nonostante conflitti e cazzotti tra gli artisti coinvolti, e una serie di eccessi alcolici e stupefacenti che stridono con la presunta missione del festival di sensibilizzare i giovani sui rischi delle dipendenze, l’evento allo stadio Lenin, nel cuore di Mosca, è un successo: Skid Row, Scorpions, Motley Crue, Ozzy Osbourne e Bon Jovi scatenano la voglia di libertà di tantissimi ragazzi, finalmente liberi di cantare e ballare insieme ai loro idoli. In tutto questo il cantante degli Scorpions Klaus Meine trova l’ispirazione per scrivere la canzone che diventerà la colonna sonora del vento di cambiamento che sta travolgendo l’Europa dell’est, e che in Polonia porta in quello stesso Agosto alla creazione del primo governo democratico nei paesi oltre-cortina. Il vento soffia anche nelle Repubbliche Baltiche di Lettonia, Estonia e Lituania, dove due milioni di persone si tengono per mano formando una catena umana di 600 chilometri per chiedere l’indipendenza dall’Unione Sovietica. Learn more about your ad choices. Visit megaphone.fm/adchoices
1989
di Riccardo Gazzaniga 1989: l’anno di svolta per eccellenza, una stagione di ribellione e musica, di scontri e libertà dopo la quale nulla, in Europa e nel mondo, sarà più lo stesso. La tempesta arriva da lontano: inizia con la salita al soglio pontificio di Papa Woytila nel 1978, continua con l'azione di Lech Walesa in Polonia e deflagra grazie alle mosse di Mikhail Gorbachev in Russia. Nell'estate del 1989, due mesi prima della caduta del Muro, trova anche la più improbabile delle colonne sonore: un festival che per la prima volta porta il rock occidentale al di là della cortina di ferro. Si chiama Moscow Music Peace Festival, e per due giorni ospita dentro lo stadio Lenin esaurito Bon Jovi, Motley Crue, Ozzy Osbourne, Skid Row, Cinderella e Scorpions: un evento che rappresenta per il blocco sovietico quello che Woodstock è stato per l'Occidente. E chissà se la fine dell’Unione Sovietica per come il mondo l’ha conosciuta non cominci proprio qui, mentre una rockstar americana taglia in due la folla dello Stadio Lenin e tutto il 1989.