
Il basso elettrico è stato un protagonista indiscusso della musica moderna sin dagli anni '50 del '900, conferendo alle produzioni musicali una profondità emotiva unica. Tuttavia, con l'avvento della tecnologia e, in particolare dell'autotune (che ha influenzato il gusto dell'ascoltatore medio abituandolo a suoni più sintetici), le basse frequenze si sono adattate ai tempi; i produttori oggi, sempre più spesso, sostituiscono il basso suonato con loop, sub, synth o bassi campionati. Un'analisi della classifica di Sanremo 2024 rivela che è necessario scendere fino alla settima posizione per trovare un brano in cui il basso suonato si distingua davvero, caratterizzando il pezzo in modo significativo, come avviene nella canzone "Pazza" di Loredana Bertè. Il podio e gran parte della classifica sono invece dominati da brani costruiti su basi completamente elettroniche. In questo video affrontiamo questa tematica con un pizzico di goliardia e con uno sguardo attento al futuro del nostro strumento, esplorando anche un po' di storia dei bassi "synth", da pionieri come i Doors fino a icone della musica come Michael Jackson, passando per artisti influenti come Stevie Wonder, Herbie Hancock e Chaka Khan. Manteniamo però un filo conduttore nostrano: Ghali e il suo brano "Casa Mia", featuring l'alieno Rich Ciolino al basso synth. Buon ascolto!